
Le polizze vita dimenticate rappresentano un fenomeno sorprendentemente diffuso in Italia. Molti cittadini stipulano una polizza vita per garantire sicurezza economica ai propri cari o come forma di investimento, ma spesso, nel corso degli anni, la memoria di questi contratti si perde. Secondo recenti dati IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), ogni anno milioni di euro restano inutilizzati a causa di polizze non riscattate. Eppure, grazie a una guida aggiornata dell’IVASS, oggi è più facile scoprire se si è beneficiari di una polizza dormiente e ottenere un maxi risarcimento. In questo articolo ti spieghiamo come fare, quali sono i passi da seguire e perché è importante agire subito.
Cos’è una polizza vita dimenticata e perché può valere molto
Una polizza vita dimenticata è un contratto assicurativo sottoscritto da una persona (assicurato) che, per varie ragioni, non viene riscattato dai beneficiari dopo la morte dell’assicurato o alla scadenza del contratto. Questo può succedere perché i beneficiari non sono a conoscenza dell’esistenza della polizza, perché i documenti si sono persi o semplicemente perché nessuno ha mai comunicato loro la possibilità di riscuotere il capitale maturato.

Il valore di queste polizze può essere davvero significativo: si parla spesso di importi che superano i 50.000 euro, ma non sono rari i casi di maxi risarcimenti superiori anche a 100.000 euro. Le compagnie assicurative, se non ricevono richiesta di riscatto entro determinati termini, sono obbligate a versare le somme al Fondo Rapporti Dormienti, gestito dalla Consap, ma i beneficiari possono ancora reclamarle seguendo una procedura specifica.
Capire se si è beneficiari di una polizza dimenticata può quindi cambiare radicalmente la situazione finanziaria di una famiglia, offrendo risorse preziose inaspettate.
Come funziona la guida IVASS aggiornata: cosa sapere e come usarla
L’IVASS ha pubblicato una guida aggiornata che spiega in modo chiaro e dettagliato come individuare una polizza vita dimenticata. La guida è disponibile gratuitamente sul sito ufficiale dell’IVASS e rappresenta uno strumento fondamentale per chiunque voglia verificare la propria posizione o quella di un familiare defunto.

La procedura suggerita si articola in più fasi:
– **Raccolta delle informazioni**: la guida consiglia di raccogliere tutte le informazioni possibili sull’assicurato (nome, cognome, codice fiscale, data di nascita, eventuali compagnie assicurative con cui aveva rapporti, ecc.).
– **Controllo dei documenti**: spesso nei documenti personali del defunto (cassetti, cassette di sicurezza, archivi digitali) si trovano polizze, estratti conto o comunicazioni delle compagnie assicurative.
– **Richiesta alle compagnie**: la guida IVASS spiega come inviare una richiesta formale alle compagnie assicurative per sapere se esistono polizze intestate all’assicurato.
– **Consultazione del Registro delle polizze dormienti**: dal 2017 è attivo un servizio di ricerca gestito da ANIA e Consap che consente di verificare la presenza di polizze vita dormienti a proprio nome o di un familiare deceduto.
I passi pratici per scoprire subito se hai diritto a un maxi risarcimento
Se sospetti di essere beneficiario di una polizza vita dimenticata, ecco i passi da seguire per scoprire subito se puoi ottenere un maxi risarcimento:

1. **Verifica tra i documenti**: cerca tra i documenti personali, corrispondenza bancaria e assicurativa, e-mail e archivi digitali. Spesso le compagnie inviano comunicazioni periodiche relative alle polizze.
2. **Contatta le compagnie assicurative**: se conosci le compagnie con cui l’assicurato aveva rapporti, invia una richiesta scritta (meglio se tramite PEC o raccomandata A/R) chiedendo la verifica di eventuali polizze vita attive o dormienti.
3. **Utilizza il servizio di ricerca ANIA/Consap**: accedi al portale dedicato e compila il modulo di richiesta inserendo i dati dell’assicurato. Il servizio è gratuito e consente di ricevere una risposta entro 30 giorni.
4. **Segui le indicazioni IVASS**: la guida fornisce modelli di lettere e fac-simile di richieste da inviare alle compagnie.
5. **Verifica i tempi di prescrizione**: la legge prevede che le somme delle polizze dormienti possano essere reclamate entro 10 anni dalla scadenza del contratto o dalla morte dell’assicurato. Oltre questo termine, i soldi vengono definitivamente trasferiti allo Stato.
Ricorda che la tempestività è fondamentale: più passa il tempo, più è difficile recuperare la documentazione necessaria e ottenere il risarcimento.
Una volta accertata la presenza della polizza e la propria qualifica di beneficiario, la compagnia assicurativa provvederà al pagamento del capitale maturato, che può rivelarsi una vera e propria sorpresa economica.
Consigli utili per evitare di perdere una polizza vita e tutelare i tuoi affari
Per evitare che una polizza vita cada nel dimenticatoio e che i tuoi familiari rischino di perdere somme importanti, è fondamentale adottare alcune semplici precauzioni:

– **Comunica sempre ai beneficiari l’esistenza della polizza**: informa i tuoi familiari o le persone che hai designato come beneficiari dell’esistenza della polizza e conserva una copia del contratto in un luogo sicuro e facilmente accessibile.
– **Aggiorna periodicamente le informazioni**: verifica che i dati anagrafici dei beneficiari siano sempre aggiornati presso la compagnia assicurativa.
– **Utilizza strumenti digitali**: molte compagnie offrono la possibilità di gestire le polizze tramite portali online, facilitando la consultazione e la conservazione dei documenti.
– **Affidati a un consulente**: in caso di dubbi, rivolgiti a un consulente assicurativo o a un esperto del settore per ricevere assistenza nella gestione e nella ricerca delle polizze.
Infine, ricorda che la trasparenza e la comunicazione sono la miglior tutela per i tuoi affari e per il benessere dei tuoi cari. Scoprire una polizza vita dimenticata può rappresentare un’opportunità unica per ottenere un maxi risarcimento e mettere al sicuro il futuro della tua famiglia.
L’aggiornamento costante delle proprie posizioni assicurative, la conoscenza delle procedure IVASS e l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dagli enti di vigilanza sono la chiave per non lasciare nulla al caso e massimizzare i benefici delle polizze vita.