- 📌1. Ceramiche di Deruta: Tradizione umbra e valore in crescita
- 📌2. Ceramiche di Faenza: L’arte della maiolica romagnola
- 📌3. Ceramiche di Vietri sul Mare: Colori mediterranei e appeal internazionale
- 📌4. Ceramiche di Caltagirone: Il fascino siciliano tra storia e innovazione
- 📌5. Ceramiche di Savona e Albisola: Avanguardia e collezionismo moderno

La ceramica italiana rappresenta un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, sia per la qualità dei materiali che per la raffinatezza delle lavorazioni. Nel 2025, il mercato delle ceramiche artistiche e da collezione sta vivendo una nuova fase di interesse, trainata da investitori, collezionisti e appassionati alla ricerca di pezzi rari e di valore. In questo articolo analizziamo le cinque ceramiche italiane più ricercate e valutate oggi, offrendo una guida utile per chi desidera investire in questo settore o semplicemente conoscere le tendenze attuali.
1. Ceramiche di Deruta: Tradizione umbra e valore in crescita
Le ceramiche di Deruta, cittadina umbra con una storia secolare nella produzione di maioliche, si confermano tra le più richieste del 2025. La loro fama deriva dalla raffinata decorazione a mano, dai colori vivaci e dalla qualità della terracotta utilizzata. I motivi classici, come il “Raffaellesco” o il “Ricco Deruta”, sono oggi molto apprezzati sia in Italia che all’estero.

Il valore delle ceramiche di Deruta è aumentato sensibilmente negli ultimi anni, soprattutto per i pezzi realizzati tra il XVI e il XVIII secolo, ma anche le produzioni del Novecento stanno vivendo una rivalutazione. I collezionisti cercano soprattutto piatti, vasi e servizi da tavola completi, che possono raggiungere cifre considerevoli nelle aste internazionali.
Per chi è interessato all’investimento, è fondamentale saper riconoscere gli esemplari autentici, spesso firmati sul fondo e accompagnati da certificati di autenticità. I falsi sono purtroppo frequenti, quindi affidarsi a esperti o gallerie accreditate è sempre consigliabile.
2. Ceramiche di Faenza: L’arte della maiolica romagnola
Faenza è sinonimo di maiolica di qualità e innovazione. Nel 2025, le ceramiche faentine sono particolarmente richieste sia per il loro valore storico sia per la presenza di laboratori artistici contemporanei che reinterpretano la tradizione. Le decorazioni tipiche, come il “Compendiario” e il “Berettino”, sono oggi oggetto di forte interesse da parte dei mercati internazionali.

Il valore delle ceramiche di Faenza dipende molto dall’epoca di produzione e dalla firma dell’artista o della bottega. Pezzi del Rinascimento possono raggiungere prezzi elevatissimi, ma anche le creazioni di maestri del Novecento, come Carlo Zauli o Guerrino Tramonti, stanno vivendo un’importante rivalutazione.
La città ospita inoltre il Museo Internazionale delle Ceramiche, che contribuisce a mantenere alta l’attenzione su questa tradizione e a garantire la circolazione di pezzi autentici e certificati, rendendo Faenza una meta obbligata per chi vuole investire nel settore.
3. Ceramiche di Vietri sul Mare: Colori mediterranei e appeal internazionale
Le ceramiche di Vietri sul Mare, in Costiera Amalfitana, sono celebri per i loro colori brillanti e i motivi ispirati al paesaggio mediterraneo. Nel 2025, la domanda di queste ceramiche è cresciuta soprattutto nei mercati esteri, grazie al loro stile inconfondibile e alla capacità di evocare l’atmosfera della “dolce vita” italiana.

I pezzi più ricercati sono piatti decorativi, mattonelle e oggetti d’arredo realizzati tra gli anni ’30 e ’60, periodo d’oro della produzione vietrese. Le opere firmate da artisti come Guido Gambone, Salvatore Procida e i fratelli Solimene sono particolarmente quotate e possono rappresentare un ottimo investimento.
La crescita del turismo di lusso in Costiera Amalfitana ha inoltre contribuito a incrementare il valore delle ceramiche di Vietri, che oggi sono considerate veri e propri status symbol per arredare residenze esclusive e boutique hotel in tutto il mondo.
4. Ceramiche di Caltagirone: Il fascino siciliano tra storia e innovazione
Caltagirone, in Sicilia, è una delle capitali italiane della ceramica artistica. Le sue produzioni, caratterizzate da colori intensi e motivi arabeggianti, sono oggi tra le più ricercate a livello internazionale. Nel 2025, i collezionisti puntano soprattutto sulle famose “Teste di Moro” e sui vasi monumentali, simboli della tradizione siciliana.

Il valore delle ceramiche di Caltagirone è cresciuto grazie anche al lavoro di artisti contemporanei che hanno saputo innovare la tradizione, portando le loro opere nelle principali fiere d’arte e design del mondo. Le collaborazioni con stilisti e architetti hanno contribuito a far conoscere queste ceramiche a una clientela sempre più ampia e raffinata.
Per chi desidera investire, è importante selezionare pezzi firmati e datati, possibilmente accompagnati da documentazione che ne attesti la provenienza. Le ceramiche antiche di Caltagirone, soprattutto quelle del Settecento, sono tra le più ambite e costose sul mercato.
5. Ceramiche di Savona e Albisola: Avanguardia e collezionismo moderno
Le ceramiche liguri di Savona e Albisola sono note per aver saputo coniugare tradizione e avanguardia, soprattutto nel corso del Novecento. Nel 2025, queste ceramiche sono particolarmente ricercate dagli investitori che guardano al design e all’arte contemporanea.

Durante il secolo scorso, Albisola è stata un punto di riferimento per artisti come Lucio Fontana, Asger Jorn e Wilfredo Lam, che hanno sperimentato con la ceramica dando vita a pezzi unici e di grande valore. Oggi questi oggetti sono battuti nelle principali case d’asta internazionali a cifre molto elevate.
Accanto alle produzioni artistiche, anche le ceramiche tradizionali savonesi, con i loro tipici decori blu su fondo bianco, sono oggetto di una rinnovata attenzione da parte dei collezionisti. Investire in ceramiche di Savona e Albisola significa puntare su un segmento di mercato in forte crescita, dove la qualità e la storia si fondono con l’innovazione artistica.